chiariamoci subito le idee, con la terminologia malato non si intende l’edificio, ma le persone che vi risiedono. La casistica rivela che una grande quantità di disturbi affligge gli individui che passano molte ore all’interno di ambienti chiusi.
Negli ultimi decenni questa abitudine si è fortemente radicata con la conseguenza che, se da un lato è cresciuta l’esigenza di avere ambienti protetti e con standard microclimatici accettabili, dall’altro, è aumentata la necessità di contenere i consumi energetici eliminando gli sprechi e sigillando i luoghi di lavoro.
La sindrome dell’edificio malato, come riscontrato dalla stessa OMS, si manifesta attraverso una combinazione di sintomi correlati alla permanenza nell’edificio stesso quali: l’irritazione della pelle e delle mucose, il mal di testa, l’affaticamento psichico, la difficoltà di concentrazione. Caratteristico della Sick Building Syndrome (S.B.S.) è che la maggior parte dei sintomi svanisce o si attenua fortemente allontanandosi "dall’edificio malato".
Gli edifici, diventano quindi dei contenitori al cui interno la qualità dell’aria è contaminata da innumerevoli fattori che vanno ad incidere sulla salute delle persone che vi risiedono.
Secondo gli studiosi l’approccio migliore per la soluzione della malattia è quello di tipo bio-psico-architettonico che miri, al controllo ambientale, ad una progettazione consapevole, che metta il design e la progettazione al servizio del miglioramento della qualità della vita di chi dovrà vivere nell'edificio.
il WELL Bulding STANDARD è la certificazione che aiuta a prevenire queste problematiche. vediamo cosa studia.
WELL building standard è il primo standard di salute e benessere destianto a promuovere, la salute e il benessere, attraverso la progettazione e la costruzione di edifici.
WELL misura gli attributi degli edifici che hanno un impatto sulla salute degli occupanti esaminando sette fattori, o concetti: aria, acqua ,rumore, luce, fitness, comfort e mente.
con questo approccio basato sulla ricerca medica si esplora la connessione tra gli edifici dove trascorriamo più del 90% del nostro tempo, e gli impatti sulla salute e sul benessere di noi come occupanti.
Non a caso l'aria è il primo dei sette concetti sul quale si fonda lo standard Well , chi progetta l'edificio dovrà tenere conto del fatto che per ottimizzare e raggiungere elevati standard di qualità dell'aria interna occorre valutare tre aspetti: rimuovere i contaminanti, prevenirne la comparsa e la gestire la purificazione.
lo standard WELL propone l'utilizzo della tecnologia UV-C, per l'abbattimento della carica microbica nell'aria, ciò comporterebbe ad un aumento del IAQ.
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